Giuseppe Santomaso

Giuseppe Santomaso
Giuseppe Santomaso

Giuseppe “Bepi” Santomaso nasce nel 1907 a Venezia. Inizia la sua formazione alla Fondazione Bevilacqua La Masa dove espone nel 1926 a soli 18 anni, poi studia all’Accademia di Belle Arti a Venezia (1932).

Giuseppe Santomaso e la pittura figurativa e naturalistica italiana del XX secolo

Venezia comincia a stargli “stretta” e nel 1937 si trasferisce nei Paesi Bassi per studiare gli impressionisti. Poi si sposta a Parigi, visita le grandi mostre internazionali (Matisse, Braque, Picasso). La sua prima personale è proprio qui a Parigi nel 1939.

I primi anni dei Quaranta sono caratterizzati da nature morte, vicine alla poetica di Giorgio Morandi.

l 1946 diventa lo spartiacque della sua pittura verso l’astrazione post-cubista

Nel 1946 l’artista diventa uno dei maitres-à-penser del Fronte nuovo delle arti, la prima mostra a Milano lo vede protagonista.

Presto accantona le tematiche sociali per dipingere tensioni astratte e figurazioni emotive. Espone a Stoccolma nel 1948 insieme ad Afro e Birolli.

Per la XXVI Biennale, nel 1952, si unisce al Gruppo degli Otto, o degli astratto-concreti (come li definisce Lionello Venturi), composto da Corpora, Moreni, Turcato, Vedova, Afro, Birolli, Morlotti e dallo stesso Santomaso, pittori destinati a trasformare dell’interno la tradizione della pittura figurativa evidenziando la necessità dell’astrazione “La realtà ci circonda, siamo anche noi la realtà” (Santomaso).

Nel 1954 è il vincitore del Premio Internazionale di Pittura alla Biennale di Venezia.

Dal 1954 al 1974, per 20 anni, insegna all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Un’ulteriore evoluzione: l’arte informale

Nella seconda metà degli anni Cinquanta, si libera totalmente dal contenuto e dalla forma sconfinando in un surrealismo alla Miró.

Nel corso degli anni Sessanta, Santomaso abbandonata l’arte l’informale matura una immagine fatta di suggestioni spaziali, emotività e vibrazioni luminose la cui sublimazione raggiunge l’apice in opere come Omaggio al Crocifisso di Cimabue e Lettere a Palladio (serie del 1977 presentata al Guggenheim nel 1992).

Santomaso muore a Venezia il 23 maggio 1990.

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