Salvador Dalí
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Biografia
Salvador Felipe Jacinto Dalì i Domènec, marchese di Púbol, nasce l’11 maggio 1904 a Figueres.
La sua passione per l’arte e la pittura emerge da subito e già nel 1919 realizza la sua prima mostra al Teatro Municipale della sua città natale. Nel 1922 si trasferisce a Madrid per frequentare l’Academia de San Fernando, dove stringe amicizia con Luis Buñuel, Federico García Lorca e Pepín Bello. Fin da subito emerge per la sua arte, ispirata al cubismo, e per la sua indole anticonformista e ribelle, che lo porta all’espulsione dall’Accademia nel 1926: secondo il giovane nessuno dei maestri è abbastanza bravo per poterlo giudicare.
Partito alla volta di Parigi, conosce Pablo Picasso, che rimane il suo punto di riferimento tutta la vita. Nel 1929 collabora alla realizzazione del cortometraggio Un chien andalou di Buñuel, inoltre incontra Gala, che diviene sua moglie e musa, infine aderisce al gruppo di surrealisti di Montparnasse. Nel 1934 a New York la sua esposizione suscita grande interesse, apprezzamento e scandalo, così Salvador Dalì decide di riparare negli Stati Uniti dopo l’inizio della Seconda Guerra Mondiale.
Torna in Spagna solo nel 1951, sebbene la scelta di tornare a vivere sotto la dittatura di Franco è invisa alla comunità artistica internazionale. In questi anni la sua attività artistica si connota per i virtuosismi tecnici, l’utilizzo di giochi ottici e per una forte devozione al cattolicesimo. Dal 1960 al 1974 lavora intensamente al Teatro-Museo Dalì.
Nel 1980 subisce un serio danno al sistema nervoso, in seguito all’assunzione di un cocktail di farmaci. Dalì muore il 23 gennaio 1989.
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